Pistole ad aria compressa e attrezzature pneumatiche

Il rischio dovuto all’utilizzo dell’aria compressa

Le attrezzature e gli utensili a funzionamento pneumatico, come le rivettatrici, i trapani o gli avvitatori, hanno molti vantaggi ma anche un rischio costante dovuto proprio all’utilizzo dell’aria compressa, in particolare alla forza che questa può imprimere a una tubazione flessibile da cui dovesse fuoriuscire un getto incontrollato: comportandosi come una frusta, la tubazione potrebbe ferire anche gravemente le persone e danneggiare altre attrezzature presenti nelle vicinanze, con il rischio di causare ulteriori incidenti.

Per evitare questo rischio, gli impianti in pressione prevedono normalmente una valvola di protezione che in caso di sconnessione accidentale del tubo flessibile o nel caso questo sia tranciato, lacerato o strappato, chiude automaticamente l’afflusso di aria compressa.

Ma dove questo sistema non è disponibile è necessario seguire attentamente la procedura per il disinnesto di una tubazione con un raccordo a baionetta: prima si chiude la valvola di alimentazione per bloccare l’afflusso di aria e poi si avvia l’utensile in modo da far sfogare la pressione residua nella tubazione. Solo a questo punto si può rilasciare il raccordo a baionetta. Stesse cautele nell’operazione di allacciamento: prima si controlla che i raccordi siano accoppiati in modo appropriato e poi si apre la valvola di alimentazione, sempre lentamente.

Conoscere esattamente la posizione delle valvole di intercettazione è utile anche in caso di rottura accidentale della tubazione per agire il più rapidamente possibile per interrompere l’afflusso di aria.

E ricordate che anche una piccola perdita nella tubazione va sempre segnalata: potrebbe in breve tempo portare alla rottura del tubo ma anche causare un’inutile e dannosa causa di sollevamento di polvere.

Senza mai dimenticare che l’aria compressa, se diretta verso il corpo, può penetrare sotto la pelle attraverso piccole lesioni cutanee e provocare improvvisi rigonfiamenti oppure entrare in una vena e causare la cosiddetta embolia gassosa con conseguenze quasi sempre letali. Non si deve quindi mai pulire con aria compressa parti del corpo o indumenti indossati.

Prima di iniziare il lavoro è poi necessario indossare i previsti dispositivi di protezione individuale specifici: protezioni per l’udito (cuffie o tappi), per gli occhi (occhiali, anche in questo caso con protezioni laterali) o, se necessario per la possibile proiezione di particelle o scarti, anche per il viso (schermo facciale).


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