Anche questi sono costruiti prevedendo eventuali errori umani “ragionevolmente prevedibili” per evitare che nelle manovre si creino delle situazioni pericolose. Ma questo significa che deve sempre essere rispettato il loro corretto utilizzo: ad esempio, i doppi comandi a pedale da azionare con entrambi i piedi servono per costringere l’operatore nella posizione più sicura. Utilizzare qualche “trucco” per aggirarli è sempre un rischio (oltre ad essere penalmente perseguibile [1]). Se utilizzate una pulsantiera mobile per l’azionamento di una macchina, prima di fare qualsiasi operazione mettetevi sempre in una posizione in cui potete controllare tutta l’aerea pericolosa in modo da garantire l'assenza di persone ma anche di oggetti estranei.
Il controllo dell’area pericolosa è sempre fondamentale. Ad esempio, nell’utilizzo di piegatrici o sagomatrici di tubi fate attenzione alla lunghezza dei pezzi in lavorazione: non devono mai uscire dalla zona pericolosa segnalata. Anche nell’utilizzo degli ausiliatori per la movimentazione dei carichi, come i trasportatori per i pannelli delle ali deve sempre essere posta molta attenzione a qualsiasi ostacolo o presenza nella zona a rischio. Ma soprattutto tenete sempre sotto controllo i pezzi in movimento facendo attenzione a evitare scontri con persone o mezzi controllando la zona di transito e segnalando l’operazione in corso.
Attenzione particolare deve essere posta in tutte quelle operazioni effettuate con macchine previste per singole lavorazioni di officina, come presse, torni, seghe, molee intestatrici, in cui per motivi tecnici non è possibile prevedere delle protezioni che assicurino sempre una completa eliminazione dei rischi, ad esempio perché sono previsti dei ripari regolabili per adattarsi alla dimensione del pezzo o alle lavorazioni da effettuare. In queste macchine il rischio è di subire tagli, abrasioni o di rimanere intrappolati nei dispositivi di bloccaggio del pezzo o essere afferrati dalle parti in movimento. È quindi indispensabile effettuare ogni volta le regolazioni necessarie, ma solo con la macchina ferma e in sicurezza. Utilizzate sempre anche i dispositivi di bloccaggio dei pezzi in lavorazione per evitare possano essere proiettati con forza verso di voi. Se è necessario spingere i pezzi, per evitare lesioni alle mani, utilizzate pinze, slitte o spingi pezzi che vi consentano di allontanarvi dal pericolo. Solo però quelle previste per quella specifica attività: anche in questo caso non improvvisate e, se avete dubbi, chiedetemi! Troveremo insieme la soluzione più efficace.
Le protezioni devono perciò essere adatte al tipo di lavoro che dovete fare, così come i dispositivi di protezione individuale, quando sono previsti (sarà proprio la segnaletica a ricordarcelo). Per alcune lavorazioni potrebbero però essere necessari dei guanti specifici, ad esempio per proteggersi dal calore o da sostanze chimiche. Guanti che però sarebbero inadatti per altre lavorazioni: quelli per le sostanze chimiche non proteggono dai tagli e quelli anticalore limitano eccessivamente la capacità di manipolare e afferrare. Quindi tutti i guanti proteggono le mani ma ogni tipo lo fa in modo diverso! I DPI devono perciò essere scelti in base ai rischi da cui devono proteggere e alle lavorazioni da effettuare. Successivamente, attraverso la formazione, potrete apprendere le tipologie più efficaci di DPI e le modalità di utilizzo più corrette.Senza mai dimenticare che di ogni DPI che vi è affidato, ne dovete sempre avere cura! Infatti, per proteggervi, un DPI deve essere sempre in perfetta efficienza.
[1] Articolo 20, Decreto Legislativo n. 81 del 2008